Ray Dalio contro l'Europa: anche l'Italia sotto attacco

Introduzione

Per la terza volta nell’ultimo decennio, il famoso investitore Ray Dalio, CEO & Founder del più grande Hedge Fund del mondo “Bridgewater Associates”, ha scommesso contro il vecchio continente.

Il miliardario e il suo fondo avevano infatti già effettuato operazioni del genere ai danni dell’Europa nel 2018, con una posizione di $22 miliardi, ed in seguito nel 2020 con un operazione da $14 miliardi.

Dall’inizio di questo mese sembrerebbe che il fondo abbia allocato nuovamente $10,5 miliardi a sfavore di 28 società e aziende europee.

Le cause dell'accanimento

Questa decisone è probabilmente stata presa dopo una accurata valutazione di diversi fattori, tra cui:

  1. La vicinanza geografica e politica del continente al conflitto tra Russia e
  2. Le complicazioni macroeconomiche globali dovute a una crescita esponenziale dell’inflazione.
  3. La crisi delle supply chain sempre a livello
  4. L’emergenza energetica

Tutte queste motivazioni trovano poi conferma nell’indice europeo STOXX Europe 600, il quale ha riportato perdite del 16,84% YTD (year-to-date) e nell’indice STOXX Europe 50, indice contenente tutte le 28 aziende puntate (costituendo quindi almeno lo 0,5% del portafoglio del fondo, oltre il quale devono essere dichiarate pubblicamente) da Bridgewater Associates, anch’esso in perdita del 8,56% YTD.

Chi è nel mirino?

Come riportato in precedenza, stando alla normativa Europea, solo le posizioni costituenti almeno lo 0.5% del portafoglio di un fondo devono essere dichiarate pubblicamente, rendendo quindi difficile capire la grandezza effettiva dell’operazione.

Ma tornando alla mossa di Dalio, le 28 aziende note sulle quali l’investitore ha puntato si estendono dal settore finanziario a quello energetico.

Le più alte posizioni effettuate sono quelle da $1 miliardo ai danni di ASML Holding NV, produttrice di semiconduttori, e TotalEnergies SE, per una somma di $752 miliardi.

Inoltre, tra le restanti 26, è presente un istituto bancario italiano: Intesa Sanpaolo.

Con che mezzi ha operato?

Per portare a termine questa operazione il fondo ha utilizzato dei metodi “non ortodossi”.

Sembrerebbe infatti, stando ad un articolo pubblicato da Bloomberg News, che Ray Dalio e i suoi collaboratori abbiano prima venduto le azioni prese in prestito per poi ricomprarle ad un valore minore, collezionando la differenza  come profitto, riuscendo in maniera semplice a coprirsi dai rischi comportati da un mercato ribassista e un’inflazione crescente. L’investitore ha inoltre dichiarato di non star investendo in attività di debito ma bensì acquisendo beni che lo proteggono dall’inflazione.

Anche Intesa Sanpaolo nel mirino

Tra le varie posizioni aggiunte al portafoglio, il fondo ha dichiarato pure di avere iniziato una operazione ai danni di una banca “del bel paese” il quale, come troviamo scritto a pagina 40 dell’ultimo libro pubblicato dallo stesso Dalio “The new World Order - Country Power Index 2022” ha ormai di bello gran poco, finanziariamente parlando.

Bridgewater Associates ha infatti ufficialmente inserito nel suo portafoglio una posizione a sfavore di Intesa Sanpaolo, come già aveva fatto in precedenza nel 2017, dove era stato prontamente contrastato da Carlo Messina, dirigente d’azienda per Intesa, il quale aveva affermato in un intervista con CNBC che “Ray Dalio e il suo fondo avrebbero perso i loro soldi”.

A quanto pare però, le performance della banca e in più in generale dell’economia Italiana dal 2017 ad oggi non sono state abbastanza convincenti per gli investitori d’oltreoceano.

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