I beni rifugio tra passato e futuro

I beni rifugio sono beni che hanno un valore intrinseco che rimane solitamente stabile nonostante situazioni di mercato che tendono a far crollare i valori degli altri asset; come ad esempio l’inflazione, la crisi, la recessione o una volatilità elevata. Sono asset che permettono di rifugiarsi da uno scenario preoccupante e quindi di ottenere una protezione in una fase di recessione economica e di crisi finanziaria. Solitamente questi beni sono titoli e azioni in cui è possibile investire con maggiore sicurezza rispetto ad altri.
Degli esempi di beni rifugio sono i titoli di debito di Stati la cui economia ha una considerazione positiva e gode di  fiducia da parte dei mercati. Questi possono essere i Bund tedeschi o i titoli di stato americani oltre alle valute connesse a questi Stati con classi di ranking elevato. I metalli più preziosi, uno fra tutti l’oro, gode di un valore intrinseco il quale gli permette di non subire grosse fluttuazioni di mercato anche in momenti di difficoltà economico-finanziaria, per questo motivo è considerato storicamente come il bene rifugio per eccellenza. Tra le materie prime che rappresentano un bene rifugio, rientrano anche l’argento e il platino, gioielli, pietre preziose e orologi. I beni immobili, invece, sono una tipologia di beni rifugio a lungo termine, permettono di ricavare un guadagno dalla locazione dell’immobile o dalla futura rivendita. Inoltre, beni di valore come le opere d’arte e monete rare sono beni che, se acquistati come investimento, possono essere fonte di ricchezza anche in periodi economici poco favorevoli.

L’appetibilità dell’oro come bene rifugio deriva da una sua particolare caratteristica, ovvero quella di essere un cosiddetto materiale anticiclico. Questo significa che il suo valore aumenta nei momenti di maggiore volatilità dei mercati. 
Siccome l’oro è considerato il bene rifugio per eccellenza ci si sarebbe aspettato che quest’anno registrasse performance importanti ma così non è stato, difatti ha perso il 10% da Gennaio e il 20% dai suoi massimi di Marzo.
Queste performance possono essere spiegate in molteplici modi. Innanzitutto l’oro è correlato inversamente all’andamento del dollaro, quest'ultimo negli ultimi mesi ha visto rafforzare moltissimo il suo valore rispetto alle altre valute, ed è conseguentemente diventato una valuta rifugio preferibile all’oro. Un secondo motivo per il quale l’oro non protegge più dall’inflazione è perché risulta correlato inversamente ai tassi reali, cioè i tassi nominali al netto del valore dell’inflazione. Di conseguenza, è ragionevole dedurre che l’oro non può proteggere dall’inflazione nel breve periodo, ma rimane una valida opzione nel lungo termine.

Il mattone viene considerato dalla maggior parte degli italiani come uno degli investimenti più sicuri sul mercato, non a caso è considerato insieme agli altri uno dei principali beni rifugio. Tramite l’immobiliare ci sono differenti modalità di investimento:

• Compravendita
• Rendita immobiliare, tramite affitto
• Possesso, per far crescere nel tempo il valore dell’immobile, custodendolo in momenti di difficoltà economica.

Uno dei principali problemi dovuti all’investimento in immobili è la mancanza di diversificazione; ma soprattutto giocano un ruolo importante i temi dei costi e del rendimento effettivo. Dal lato costi, oltre al prezzo di vendita e di acquisto, bisogna considerare i costi di transazione, tra cui provvigione agenzia immobiliare, imposta di registro, spese notarili. Inoltre si dovranno aggiungere in futuro i costi di manutenzione dell’immobile.

I titoli di Stato emessi dai Paesi più solidi a livello economico sono considerati beni rifugio. Infatti, l’affidabilità di queste nazioni è molto elevata e difficilmente  si troveranno in difficoltà ad adempiere le loro obbligazioni a scadenza.
Si possono considerare beni rifugio eccellenti i titoli di stato americano e tedeschi con scadenza a 10 anni, che, godendo di un rating alto, sono considerati dai mercati come molto sicuri e di conseguenza difficilmente sono soggetti ad una volatilità elevata.

Sempre più oggetti di nicchia vengono presi in considerazione dagli investitori come beni rifugio.
Le auto d’epoca rappresentano un mercato in forte crescita, insieme al mercato delle automobili a motore termico manterranno sempre di più il loro valore a causa dell’imminente elettrificazione di tutto il mondo automotive. Proprio per questo motivo possiamo ritenere queste tipologie di auto come dei beni in grado di preservare la ricchezza. 
Negli ultimi anni il mercato degli orologi di lusso è diventato uno dei punti di riferimento per gli investitori retail. Principalmente grazie ai social network il loro valore è aumentato esponenzialmente, infatti sempre più persone, tra cui anche ragazzi, si sono appassionati al mondo dell’orologeria attirando così l’attenzione degli speculatori..
Anche il settore vinicolo sta riscuotendo particolare successo tra gli investitori. Difatti, rendimenti superiori ad altri beni, nessuna tassa sulle plusvalenze e ritorni elevati garantiscono l’investimento perfetto per preservare il proprio denaro.

La questione centrale quindi è la seguente, conviene ancora tenerli in portafoglio? 
Innanzitutto è bene ricordare che a discapito del nome, la scelta di investire in beni di rifugio presenta sempre costi e rischi. Inoltre non sono i beni rifugio a generare il rendimento del portafoglio d’investimento nel lungo periodo, esiste quindi un costo opportunità nel detenerli.
Durante il 2008,  investendo solamente in beni rifugio si sarebbero perse tante opportunità di guadagno sul mercato azionario, questo significa che l’investimento in questa tipologia di beni è utile alla diversificazione e alla protezione del portafoglio. Collocare i propri risparmi esclusivamente sui beni rifugio può essere una scelta poco redditizia. In conclusione, si ritiene che i beni rifugio siano asset da mantenere in un portafoglio diversificato.