Azioni Value, Growth e rotazione settoriale

Azioni Value

Le azioni Value sono titoli con un rapporto Price/Earning non molto elevato. Sono emesse dalle società più stabili, che generano annualmente una costante quantità di utili e che quindi sono più appetibili per gli investitori con una bassa propensione al rischio. Infatti, l’investimento in queste società si ripagherebbe in poco tempo, a meno che gli utili non dovessero calare drasticamente. Esse presentano un margine di sicurezza elevato grazie alla stabilità dei profitti aziendali e del numero relativamente modesto di anni per rientrare in possesso della somma investita grazie, appunto, agli utili prodotti. Tra i titoli Value è possibile trovare ottime opportunità di investimento quando il pessimismo dilagante sui mercati deprime le quotazioni, portando il prezzo di una determinata azione a livelli di Price Earning molto bassi. Le azioni dei settori finanziari, industriali e immobiliari sono un classico esempio di titoli Value.

Azioni Growth

Le azioni Growth sono titoli che presentano una quotazione piuttosto elevata rispetto agli utili prodotti, che potrebbero anche non esservi. Infatti, nella categoria rientrano anche società che di fatto non generano utili, poiché il fatturato è interamente assorbito dai costi di gestione. Gli alti rapporti Prezzo/Utili mostrano come gli operatori finanziari siano particolarmente ottimisti circa il futuro andamento della società però, allo stesso tempo, il punto debole consiste nel fatto che qualora il tasso di crescita degli utili dovesse rallentare, i titoli perderebbero velocemente di valore. È evidente quindi che le Growth stocks sono più adatte agli investitori con più propensione al rischio.

Performances

Molto dipende dall’investment approach e della propensione al rischio, oltre che dalla situazione economica e da tanti altri fattori. Come anticipato, tendenzialmente le azioni Value sono rappresentate da società che producono notevoli utili e il potenziale di crescita è più basso rispetto alle azioni Growth; la loro forza sta proprio nel valore intrinseco che la società genera, quindi sicurezza e tranquillità nei confronti dell’investitore. Le azioni Growth sono invece quei titoli con grande potenziale di crescita, che però hanno un rischio elevato perché, come detto in precedenza, hanno un rapporto P/E sopravvalutato e potrebbero non colmare mai questo rapporto.

Confronto Growth vs Value

Rotazione Settoriale

A poco più di anno dal crollo dei mercati per effetto della pandemia, quello che preoccupa maggiormente è il rialzo dei tassi sui Treasury, che manda in tilt le Borse e in particolare il Nasdaq. In un mese, i tassi Usa a dieci anni sono saliti da 1,15% (circa) a 1,60% (circa) e questo ha innervosito Wall Street. Molti settori hanno assistito a un ridimensionamento del trend, diminuendo buona parte gli incrementi del 2020; è il caso dei tecnologici, dell’Health Care, dei Consumer Discretionary e delle Utilities. Quando ci si attende un aumento dei rendimenti, si tende a ridimensionare le valutazioni di tutte le attività finanziarie a lunga scadenza; ciò riguarda sia le obbligazioni a tasso fisso sia i titoli azionari che appartengono a settori sui quali le aspettative di crescita futura pesano molto di più rispetto alla capacità di generare utili e margini nel breve periodo. La rotazione settoriale iniziata a cavallo tra ottobre e novembre 2020, accelerata dallo spettro dell’inflazione, ha avvantaggiato i titoli Value, a discapito dei titoli Growth, a elevati tassi di crescita, che guardano alle prospettive di sviluppo legate all’innovazione e alla crescita di lungo periodo. Se un’economia è in un periodo di espansione, i tassi di interesse scendono e gli utili aziendali aumentano, la strategia Growth, in genere, performa meglio. Al contrario, se l’economia rallenta o entra in recessione o ci si trova nella fase iniziale della crescita economica, è preferibile una strategia Value.

Rotazione settoriale

Da Growth a Value

A questo punto potrebbe sorgere la domanda se un’azione Growth possa diventare, o meno, Value; la risposta è sì. Una volta che l’azione Growth inizia a generare valore intrinseco, grazie a una buona quantità di utili, e riduce il suo rapporto Price/ Earning, il passaggio ad azione Value è compiuto. Trattandosi di una divisione, il rapporto P/E si può ridurre abbassando il numeratore (prezzo di mercato dell’azione), oppure aumentando il denominatore (utili per azione). Inutile dire che la seconda opzione è quella sperata dagli investitori.

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