Dark Pools: The Dark Side of Finance

Che cosa sono le dark pools?

Il termine Dark Pools, che tradotto vuol dire “piscine oscure”, sono gigantesche piattaforme finanziarie private, parallele ed esterne ai mercati regolamentati. Sono conosciute anche come “Dark Pool of Liquidity”, questo in riferimento alla loro totale mancanza di trasparenza e alla caratteristica di non essere accessibili agli investitori retail. Questo mercato alternativo è stato realizzato allo scopo di permettere ai grossi investitori istituzionali e agli hedge fund (gli unici a poter accedere alle Pools) di poter vendere o acquistare grossi quantitativi di strumenti finanziari senza dover comunicarlo alla moltitudine di piccoli investitori, cosa che diventa obbligatoria se tale attività viene svolta nelle borse ufficiali o nei mercati regolamentati. La caratteristica distintiva di queste piscine è il fatto di poter svolgere le transazioni nel più totale anonimato e al prezzo stabilito dalle parti, così da evitare il meccanismo della libera concorrenza. Solo dopo che il trade è stato portato a termine i prezzi sono pubblicati e comunicati al grande pubblico. Inoltre, queste Pools permettono di minimizzare i costi della negoziazione e di non innescare il cosiddetto market impact, ovvero di scatenare sul mercato eccessive oscillazioni di prezzo del titolo oggetto della transazione, che alla fine possono portare a effetti negativi per l’operatore che le ha poste in essere. Infatti, quando un investitore istituzionale comunica sul circuito ufficiale l'intenzione di vendere un determinato quantitativo di azioni, per esempio, il prezzo di queste inevitabilmente scenderebbe di valore per eccesso di offerta, viceversa salirebbe per eccesso di domanda nel caso di acquisto di azioni. Questo fenomeno lo si registra soprattutto nei titoli poco liquidi, quelli per esempio di società a media o bassa capitalizzazione. Nelle Dark Pools tutto questo succede in misura molto minore, perché non si sa chi sta effettuando la transazione e a che prezzo.

Evoluzione delle Dark Pools

La possibilità di costituire delle Dark Pools viene sancita dall’emanazione, alla fine degli anni ’70, della regola SEC 19c-3. Questa norma, della Securities and Exchange Commission (SEC), offre la possibilità che qualsiasi titolo quotato in un mercato ufficiale può essere attivamente scambiato anche fuori dalla borsa in cui è quotato. Nel 1986 viene istituita la prima piscina oscura dalla società Instinet denominata “After Hours Cross” (AHC). Questa pool permette ai clienti di immettere gli ordini durante il giorno e, alle ore 18:30, un algoritmo associa e regola gli ordini in buy e in sell. La veloce crescita della AHC ha contribuito alla nascita, nel 1987, della prima Dark Pool intraday denominata “POSIT” fornita dalla società ITG. Nel 2007 con l’avvento del trading ad alta frequenza e una nuova legge della SEC, che puntava ad aumentare la concorrenza riducendo i costi delle transazioni, c’è stato un esponenziale aumento del numero delle Dark Pools. Infatti, le commissioni applicate dagli Exchange ufficiali sono nettamente superiori alle piscine oscure, questo dovuto anche dal fatto che queste ultime possono essere ospitate all'interno di grandi aziende e non necessariamente solo da delle banche. A febbraio 2020 risultano essere registrate presso la SEC 50 Dark Pools.

Tipologie di dark pools

Le Dark Pools si possono suddividere in tre tipologie:

  • Broker-Dealer-Owned Dark Pool, come dice il nome, sono istituite dai grandi broker-dealer e messe a disposizione per i loro clienti istituzionali. Queste Pools determinano i prezzi in base al flusso degli ordini che gli arrivano. Esempio di tali piscine oscure sono CrossFinder di Credit Suisse, Sigma X di Goldman Sachs e MS Pool di Morgan Stanley.
  • Exchange-Owned Dark Pool, queste piscine svolgono solo il compito di far incontrare i buyer e i seller. Quindi, in questo caso i prezzi sono stabiliti solo dagli scambi eseguiti e non dalla Pools. Un esempio di questa tipologia sono Liquidnet, ITG Posit e NYSE Euronext.
  • Electronic Market Makers Dark Pools, si tratta di Dark Pool offerte da operatori indipendenti come Getco e Knight, che operano come mandanti dei loro clienti. Come i dark pool di proprietà del broker-dealer, i prezzi di transazione sono definiti dalla Pool e non dall’incrocio della domanda e dell’offerta.

Vantaggi e svantaggi

Come detto in precedenza, i principali vantaggi delle Dark Pools sono: l'impatto sul mercato notevolmente ridotto per gli ordini di grandi dimensioni; e la possibilità di operare sul mercato a costi più bassi rispetto ai canali ufficiali, perché le commissioni di esecuzione sono notevolmente ridotte. Il primo vantaggio sopra enunciato può essere considerato anche come uno svantaggio se lo si vede con gli occhi del piccolo investitore, questo perché egli soffrirà il market impact solo quando la notizia dell’avvenuta esecuzione diventerà di dominio pubblico, ovvero a operazione finita. Un potenziale svantaggio è che se la quantità di scambi nelle Dark Pools, di proprietà di broker-dealer e market maker elettronici, continua a crescere i prezzi delle azioni sulle borse potrebbero non riflettere il mercato effettivo.

Conclusione

Data la loro poca trasparenza, e la crescente importanza in termini di volumi di esecuzione, la SEC ha lanciato una proposta pilota che punta a motivare gli investitori istituzionali a tornare a operare sui mercati ufficiali. In particolare, la regola prevede che i broker inviino le proposte di negoziazione prima agli Exchange ufficiali, piuttosto che alle dark pools, a meno che non possano eseguire le negoziazioni a un prezzo significativamente migliore di quello disponibile nel mercato pubblico. Questa norma potrebbe impattare significativamente sulla redditività a lungo termine delle Dark Pools.

This image for Image Layouts addon
Azioni europee scambiate nelle dark pools, in percentuale del totale scambiato

Contatti

Mail

info@liucfinclub.com

Social
Social

Dove siamo

Indirizzo

C.so Matteotti 22, Castellanza (VA) 21053