La Strategy Review della BCE

Che cos'è l'inflazione?

L’inflazione, in economia, indica una crescita generalizzata e continuativa dei prezzi nel tempo. E’ un indicatore fondamentale perché il livello dei prezzi condiziona il potere di acquisto delle famiglie, l’andamento generale dell’economia, l’orientamento delle politiche monetarie delle banche centrali. Esistono diversi tipi di inflazione: l’inflazione crescente, al di sopra degli standard imposti dalla BCE, l’inflazione galoppante si presenta quando il tasso è nel range tra il 10% e il 20%: la valuta, in questo caso, si svaluta troppo rapidamente e potrebbe comportare conseguenze negative. Infine, l’iperinflazione che è in un range superiore al 50%, le persone non hanno più fiducia nella loro valuta e la pongono in “beni di rifugio”, come ad esempio l’oro. L’inflazione, se tenuta sotto controllo, non è assolutamente una cosa negativa. Essa rappresenta un segno di crescita economica ma non deve superare il tasso di crescita del PIL. Un altro aspetto da considerare è quello riguardante le esportazioni: l’inflazione, infatti, favorisce l’esportazione dei prodotti perché gli importatori esteri possono acquistare prodotti ad un prezzo più contenuto. Per questo motivo la BCE cerca di mantenere l’inflazione sotto controllo verso un target fissato a poco sotto del 2% annuo.

La BCE cambia l’obiettivo dell’inflazione

La BCE ha annunciato diversi cambiamenti di rilievo a vari aspetti chiave della sua politica monetaria. Innanzitutto, ha deciso di modificare il suo obiettivo di inflazione alzandolo leggermente nel medio periodo (18/24 mesi): finora il target era una quota inferiore ma vicina al 2%, ora la nuova formulazione parla di un obiettivo “simmetrico” al 2%. L’aggettivo simmetrico significa che gli scostamenti sia in positivo che in negativo sono indesiderabili. Tuttavia, l'istituto centrale precisa che quando l’economia opera vicino ai minimi dei tassi nominali, la necessità di una politica monetaria espansiva può “implicare periodi transitori in cui l’inflazione è moderatamente sopra il target.” La BCE ammette che l’inflazione possa superare il 2% ma non quantifica l’entità dello scostamento ritenuto accettabile. Christine Lagarde ha sottolineato che il 2% non va considerato come un tetto massimo per l’inflazione. “La caratteristica principale della nostra strategia è il nostro impegno a raggiungere l’obiettivo del 2%. Quando diciamo che l’approccio è simmetrico significa che reagiremo con forza per contrastare ogni deviazione significativa dall’obiettivo del 2%. Ciò può comportare un periodo transitorio in cui l’inflazione si colloca su un livello moderatamente superiore dell’obiettivo.”.

Inflazione e mercati

Questa novità ha implicazioni positive per i mercati, perché disinnesca il legame automatico tra rialzo dei prezzi e stretta monetaria. Il fatto stesso che la BCE inizi a parlare di rialzo dell’inflazione, però, è visto dai mercati come la prova che qualcosa sta cambiando nell’aria e che la BCE potrebbe iniziare a raffreddare la politica monetaria prima del previsto, anche se Christine Lagarde ha assicurato che l’impostazione di medio periodo della politica monetaria è confermata.

I cambiamenti "green"

La BCE ha inoltre adottato un piano d’azione per includere considerazioni sul cambiamento climatico nella sua strategia di politica monetaria. Nello specifico, la banca centrale europea intende espandere la sua capacità analitica sul cambiamento climatico, includendo considerazioni sul cambiamento climatico nelle operazioni di politica monetaria che riguardano i dati sui bilanci, la valutazione dei rischi, il trattamento degli asset forniti a garanzia della liquidità e gli acquisti di bond aziendali.

Perché la BCE ha deciso di riesaminare la sua strategia in questo momento?

Dall’ultimo riesame del 2003 il mondo ha subito notevoli cambiamenti economici e sociali. La diminuzione della crescita e dell’eredità della crisi finanziaria hanno compresso i tassi d’interesse rendendo più difficile per la BCE e per le altre banche centrali allentare la politica monetaria quando l’economia decelera. Anche fenomeni come la globalizzazione, la digitalizzazione, l’invecchiamento demografico e i cambiamenti climatici pongono nuovi obiettivi per l’economia. E proprio su queste basi si fonda la necessità di riesaminare la strategia di politica monetaria adottata finora. La riesamina delle strategie di politica monetaria è cosa consueta nelle banche centrali; ricordiamo, ad esempio, il Federal Reserve System negli Stati Uniti iniziato nel 2019, nel Regno Unito la Bank of England ha annunciato nel gennaio 2020 un processo di riesame che durerà un anno.

Conclusioni

Difficile, troppo difficile dare pareri ora come ora sul riesame della strategia di politica monetaria adottato dalla BCE; anche i mercati, infatti, non sanno ancora come interpretare tale cambiamento, i primi segnali positivi o negativi che siano si vedranno alla fine del 2022. Per quanto riguarda i cambiamenti climatici, invece, ormai la direzione intrapresa non solo dai governi di tutto il mondo ma anche dalle singole aziende è quello di tener sempre più in considerazione le politiche ESG adottate in qualsiasi investimento.

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