La Cina morde e la FED si difende

Introduzione

La situazione di instabilità politica monetaria causata dalla nuova variante Delta ha caratterizzato una forte volatiltà sui mercati e un rialzo secco del dollaro proprio da Pechino, più che da Washington, che ha visto il cambio euro/dollaro a 1,15 e dollaro/yuan a 6,30.  La situazione di instabilità monetaria costringe la Banca centrale americana a non sbagliare i tempi e i modi del tapering affinché gli USA non vadano in recessione in autunno.

La situazione

La variante Delta ha creato un effetto depressivo sull’economia mondiale, in aggiunta la stretta strutturale della Cina sui settori più rilevanti, ha portato gli investitori ad uno scetticismo generale nei confronti del programma di tapering della Fed, emerso dagli ultimi verbali del Fomc - Federal Open Market Committee; l’organismo incaricato di sorvegliare le operazioni di mercato negli USA, il quale è il principale strumento di politica monetaria.

L’Asia nella terza settimana (20/08/21) di agosto ha chiuso in netto rosso e a sua volta, in coda, l’Europa non riprende fiato con l’aggiunta a Wall Street è stato registrato un calo sui futures (-0,45%).

Analisi

Gli analisti di Bank of America hanno analizzato in un report che il rialzo secco del dollaro è dovuto più alla Cina che alla Banca centrale americana. L’apprezzamento del dollaro, che all’inizio di agosto scambiava a 1,188 sull’euro mentre nella terza settimana di agosto era a 1,1672, può essere attribuita alle preoccupazioni sulla crescita della Cina e questo, probabilmente, è un fattore per ora più importante rispetto alle aspettative di tapering della Fed, dato che il programma annunciato da Pechino sulla stretta normativa è un piano quinquennale, quindi non di certo di breve respiro.

La situazione corrente è stata influenzata ulteriormente dall’inflazione determinata da una decisa politica monetaria espansionistica, considerando che il reflation sentiment è peggiorato ad un ritmo più veloce dal 2015, soprattutto dopo i dati negativi di luglio da poco usciti.

Secondo il portfolio manager di Bper Banca e membro Assiom Forex, Lorenzo Batacchi, l’obbiettivo nel breve periodo della Cina è quello di arrivare alle olimpiadi invernali di febbraio 2022, in una situazione tale da poter dimostrare al mondo intero la grandezza della nazione. Questa situazione, secondo Lorenzo Batacchi, sta avendo già oggi un effetto sulla minore domanda di materie prime industriali, quali petrolio, carbone e acciaio.

Considerando tutti questi fattori, gli analisti della Bank of America prevedono che il rapporto euro/dollaro scenderà a 1,16 nel terzo trimestre e a 1,15 nel quarto, mentre per quanto riguarda il cambio dollaro/yen le attese sono per quota 112 nel terzo trimestre e 116 nel quarto, infine per la sterlina/dollaro nel terzo trimestre si stima il prezzo a 1,35 e a 1,34 nel quarto.

Soluzioni?

Una tattica di investimento potrebbe essere di acquistare lo straddle a 3 mesi sul cambio euro/dollaro, ovvero adottare una strategia di speculazioni sulle opzioni, su un mercato che sta per diventare volatile senza dover analizzare o prevedere un movimento di prezzo specifico. Questa situazione implica l’acquisto o la vendita simultanea di opzioni call e put con prezzi di esercizio e date di scadenza corrispondenti.

Gli analisti ritengono che nello scenario base la riduzione di acquisti potrebbe iniziare a novembre, nel caso in cui i dati economici fossero positivi e in sostegno alla crescita, altrimenti a gennaio 2022, per questo è importante parlare di tapering, nota BofA, così come il ritmo e la composizione.

Nonostante ciò, gli analisti ritengono che possa esserci stato un errore di calcolo da parte della Banca centrale americana con un tapering avviato troppo presto o troppo velocemente. Questo porterebbe ad un rischio crescente di una recessione flash all’inizio del quarto trimestre 2021 accompagnata da un forte calo dei Pmi globali.

Secondo Barclays la situazione relativa alla pandemia e alla crescita sta riaffiorando in un momento in cui si sono registrati forti guadagni societari. Dato che i mercati potrebbero andare incontro ad una “sacca d’aria”. Gli analisti consigliano di coprirsi il più possibile con un’esposizione più selettiva, nonostante pensino che la resilienza della crescita e la liquidità possano vincere nel medio-lungo periodo.

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