Qual è il vero impatto dell’inflazione sul valore azionario?

Introduzione

In un contesto di forte incertezza e crescenti timori verso un possibile bear market, i trend inflazionistici minacciano lo scenario economico-finanziario generale come non si vedeva dagli anni 80’. Ma quali sono i veri effetti del rincaro sul portafoglio degli investitori? Il professore della NYU Stern Aswath Damodaran esprime la sua visione sulla tematica, sottolineando come l’inflazione sia “troppo pericolosa per essere ignorata”. In particolare, Damodaran individua vari spunti di riflessione su:

  • Tassi di interesse
  • Premi di rischio
  • Tassi di crescita dei ricavi
  • Margini operativi
  • Tasse

Tassi di interesse

Il legame più diretto tra inflazione e valore azionario è rappresentato dal tasso privo di rischio (“risk-free rate”) che costituisce la base per il calcolo dei rendimenti attesi che gli investitori richiedono per investire nel capitale di una società e per prestarle denaro. Se l'inflazione è più alta del previsto, ci si può aspettare che i tassi di interesse aumentino, spingendo in alto i rendimenti che sia gli investitori azionari che icreditori richiedono.

Premi di rischio

Di per sé, va sottolineato che l'inflazione non ha un impatto diretto sui premi di rischio azionario, ma resta vero che livelli più alti di inflazione sono associati a una maggiore incertezza sull'inflazione futura. Di conseguenza, quando l'inflazione aumenta, i premi di rischio azionario tenderanno ad aumentare. L'effetto di un'inflazione più forte del previsto sugli spread di insolvenza è più intuitivo e rispecchia il fatto che le spese di interesse saranno più alte quando l'inflazione sale, e i relativi tassi di interesse salgono. Queste maggiori spese di interesse implicano quindi un maggiore rischio di insolvenza. Inoltre, l’effetto si riverserà inevitabilmente sul WACC aziendale (“Weighted Average Cost of Capital”) che eroderà maggiormente il valore dei flussi di cassa futuri.

Tassi di crescita dei ricavi

Al fronte di ciò, la palla passa nelle mani delle società. Con l'aumento dell'inflazione, tutte le società avranno più libertà di aumentare i prezzi, tuttavia le società con potere di determinazione dei prezzi, provenienti da posizioni competitive più forti (ad esempio monopoli), saranno in grado di farlo più facilmente rispetto alle società prive di tale potere (“concorrenza perfetta”), che operano in attività in cui i clienti sono restii ad aumenti di prezzo. Di conseguenza, quando l'inflazione aumenta, le prime saranno in grado di aumentare i prezzi in misura maggiore rispetto al tasso di inflazione (considerando una domanda inelastica), mentre gli aumenti dei prezzi saranno in ritardo rispetto all'inflazione per il secondo gruppo.

Margini operativi

Se i ricavi e i costi aumentano entrambi al tasso d'inflazione, i margini non dovrebbero essere influenzati dai cambiamenti nell'inflazione, ma è raro che ciò avvenga a livello aziendale. Realisticamente, per le aziende che hanno costi sensibili ad una maggiore inflazione e ricavi che lo sono meno, i margini diminuiranno all’aumentare dell’inflazione. Al contrario, per le aziende in cui i costi sono lenti ad adattarsi all'inflazione ma con ricavi facilmente allineabili, i margini aumenteranno all'aumentare dell'inflazione.

Tasse

L’ultima considerazione importante e meno intuitiva è l’azione inflazionaria sui benefici fiscali dell’azienda. In gran parte del mondo, il codice fiscale è scritto in termini nominali, e quando l'inflazione aumenta, l'aliquota fiscale effettiva pagata dalle aziende può cambiare. Per capire perché, si consideri un aspetto del codice fiscale, dove le aziende sono autorizzate ad ammortizzare i loro investimenti in edifici e attrezzature nel tempo, ma solo in base a ciò che è stato originariamente investito in quei beni. Con l'aumento dell'inflazione, i benefici fiscali di questo ammortamento diminuiranno, aumentando effettivamente l'aliquota fiscale.

Conclusione

In conclusione, una maggiore inflazione avrà svariati effetti a livello aziendale, alcuni dei quali eroderanno valore in modo significativo. È quindi fondamentale per gli investitori privati ed istituzionali ricalibrare le proprie esposizioni in modo consono per affrontare uno scenario di incertezza. Il dibattito sulla permanenza dell’inflazione odierna è ormai agli sgoccioli e un semplice ritorno alla normalità sembra essere poco probabile.

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