Benetton e Blackstone tentano l’affondo per Atlantia

Blackstone insieme alla famiglia Benetton ha presentato un’offerta pubblica di acquisto per il gruppo infrastrutturale Atlantia, ex proprietario di autostrade per l’Italia, valutandolo circa 54 miliardi di euro. La famiglia Benetton ha attualmente una partecipazione intorno al 30% di Atlantia tramite Sintonia, una subholding di Edizione Spa e con l’OPA appena lanciata puntano ad acquisirla nella sua totalità.

Da quanto viene riportato dal Financial Times, il piano Atlantia, includendo anche il debito, avrebbe un valore di 62 miliardi di euro, rendendolo il deal più grande dell'anno subito dopo quello fra Activision e Microsoft, e una delle più grandi manovre di tutti i tempi in ambito infrastrutturale.

L’investimento che Benetton e Blackstone andranno ad ufficializzare non consiste unicamente sul settore autostradale, Atlantia, infatti, vanta in portafoglio numerose partecipazioni tra cui le quote di maggioranza di 5 aeroporti distribuiti tra Francia e Italia, con la più importante sicuramente quella di Aeroporti di Roma, dove detiene quasi la totalità con il 99,39%. Ad evidenziare la grandezza del gruppo con sede a Roma, oltre i 21.000 dipendenti, sono sicuramente le partecipazioni del gruppo oltreoceano con investimenti significativi in Brasile, Cile, Messico e Stati Uniti sempre nel settore dei trasporti.

Alessandro Benetton, presidente della holding di famiglia Edizione Srl da gennaio, ha affermato che uno degli obiettivi preservare l'integrità di Atlantia e la sua identità italiana, e grazie al fondo statunitense sembrerebbe aver trovato un importante co-investitore e partner a lungo termine.

Come ruolo di mediatori Goldman Sachs, Mediobanca, Bank of America, JPMorgan, UBS, UniCredit agiscono in qualità di consulenti finanziari per Benetton e Blackstone; mentre per quanto riguarda la consulenza legale sono stati incaricati Gatti Pavesi Bianchi Ludovici, Legance, Simpson Thacher & Bartlett LLP.

Mentre l'agenzia di credit rating Fitch ha confermato il rating "BB" di Atlantia e ha rivisto l'outlook a negativo, Benetton e Blackstone hanno dichiarato giovedì che avrebbero offerto 23 euro per azione, un premio del 24,4% rispetto al prezzo dell'azione del 5 aprile, prima che le speculazioni sull'offerta alimentassero guadagni. Il premio aumenta se si tiene conto del fatto che gli investitori che offrono le loro azioni riceveranno comunque un dividendo proposto di 0,74 euro per azione. Gli analisti hanno affermato che il prezzo dell'offerta è apparso adeguato e, con le azioni allineate ad esso, hanno ritenuto improbabile una controfferta per il momento.

Come diretta conseguenza le azioni di Atlantia hanno avuto subito subito una forte rivalutazione, particolarmente nella prima settimana di aprile dove ha registrato un aumento del +18,05%. Il mercato dunque ha già apprezzato il titolo, allineando il proprio valore a quello dell’OPA. L’obiettivo comunque sembra essere quello di delistare Atlantia una volta che l’OPA andrà in porto.

La mossa è una risposta all’avance informale dei fondi Gip Capital e Brookfield ai quali s’è aggiunto Florentino Perez, presidente del gruppo ACS e presidente del Real Madrid, affermando di star lavorando con i due fondi americani. Perez ha preso in considerazione l’idea di un collaborare con i Benetton, ma sarebbe disposto ad adottare un approccio ostile se non si riuscisse ad ottenere il sostegno della famiglia originaria di Treviso.

Al momento Blackstone e la famiglia guidata da Alessandro Benetton sembrano essere in vantaggio ma staranno attenti alle possibili contromosse dell’astuto imprenditore spagnolo.