Acquisizione di Borsa Italiana da parte di Euronext

Introduzione

I termini borsa e mercato vengono spesso utilizzati come sinonimi poiché entrambi descrivono un ambiente in cui è possibile negoziare i prodotti quotati. Infatti, la borsa valori è un sistema di scambi organizzato e regolamentato in cui vengono scambiati azioni, obbligazioni, derivati e altri strumenti finanziari. Con i processi di privatizzazione anche le borse valori di buona parte del mondo sono diventate delle vere e proprie società, soggette a tutta una serie di operazioni tra cui le operazioni di M&A.

Borsa Italiana fino al 2007

La Borsa di commercio di Milano venne istituita dal decreto del 16 gennaio 1808. Il 15 febbraio di quello stesso anno iniziarono ufficialmente le contrattazioni, facendola diventare la nona borsa più antica del mondo. Con la privatizzazione del mercato nel 1998 c’è il passaggio da un soggetto di diritto pubblico a un soggetto privato in forma di società per azioni, è la nascita di Borsa Italiana spa. Borsa Italiana è riuscita a sviluppare i mercati regolamentati, massimizzandone liquidità, trasparenza e competitività, ha costruito un accesso ai mercati internazionali, ed ha perseguito l’efficienza gestionale e la remunerazione del capitale. Il 23 giugno 2007 c’è la fusione con Borsa Italiana e la Borsa di Londra (LSE). Per attuare questa operazione societaria venne creato il London Stock Exchange Group, una holding che detiene il 100% di entrambe le borse. La capitalizzazione complessiva delle società quotate alla borsa di Milano ad aprile 2018 si attestava a 644,3 miliardi.

Euronext

Euronext (ticker: ENX) è la più grande borsa valori in Europa. Con sede centrale ad Amsterdam, gestisce borse valori regolamentate in Belgio, Francia, Irlanda, Paesi Bassi, Norvegia e Portogallo. A fine giungo 2020, Euronext aveva quasi 1500 società quotate per un valore di circa 3.800 miliardi di euro di capitalizzazione di mercato. Tra le società quotate figurano anche 25 titoli che fanno parte dell’indice Euro Stoxx 50, indice rappresentativo dei principali comparti azionari europei. Euronext è anche il più grande centro di quotazione del debito e dei fondi a livello mondiale.

Operazione

Nel mese di settembre del 2020 Euronext iniziò delle trattative esclusive con il gruppo London Stock Exchange per l’acquisizione del 100% di Borsa Italiana. La cessione della partecipazione della borsa milanese era una scelta obbligatoria per il gruppo LSE, perché questa era una delle condizioni imposte dalle commissioni antitrust europee affinché dessero il via libera alla proposta di acquisizione di 27 miliardi di dollari di Refinitiv da parte della borsa londinese. Euronext, dal canto suo, era sia a conoscenza della necessità di smobilizzare del gruppo, sia dei potenziali benefici derivanti dall’acquisizione di Borsa Italiana. Opportunità che venne colta al volo. Le trattative esclusive derivavano dal fatto che la proposta di Euronext, in cordata con Intesa Sanpaolo e Cassa depositi e Prestiti, aveva battuto quelle di Deutsche Boerse e della svizzera SIX. Il 9 ottobre 2020 è ufficiale la notizia che London Stock Exchange ha accettato l’offerta di 4,32 miliardi di euro in contanti di Euronext. Mentre, a livello operativo, il completamento dell’aggregazione è previsto per la metà del 2021. Oltre all’acquirente (ENX) e alla società target (Borsa Italiana), ci sono altri attori che hanno preso parte all’operazione. Cdp e Intesa Sanpaolo affiancano Euronext come investitori strategici, con impegno a lungo termine a sostenere la crescita del gruppo Borsa Italiana, per attirare le PMI sui mercati dei capitali e per sostenere le ambizioni di crescita di Euronext. Infine, il finanziamento richiesto da Euronext per pagare LSE è totalmente garantito tramite una linea di prestito ponte sottoscritta da un pool di banche, come: Bank of America Merrill Lynch International Designated Activity Company, Crédit Agricole Corporate and Investment Bank, HSBC France e JP Morgan Securities.

Conclusioni

Una volta portata a termine, l’acquisizione farà nascere la sede di quotazione più grande d’Europa, con oltre 1800 società quotate e 4.400 miliardi di euro in termini di capitalizzazione aggregata. Inoltre, si andrà a creare la più grande piazza europea per il mercato secondario, con quasi 11,7 miliardi di euro di valore azionario negoziati su base giornaliera. Infine, diventerà la prima piazza europea per l'equity financing. L'integrazione delle due infrastrutture finanziarie porterà a due macro-vantaggi:

  • sinergie di costo, queste sono stimate in 45 miliardi di euro e derivano dalla condivisione delle competenze, dei processi e delle risorse tecnologiche. Un grande contributo è dato dal fatto che i mercati cash equity e derivati di Borsa Italiana verranno trasferiti verso Optiq, la piattaforma di trading di proprietà di Euronext;
  • sinergie di ricavi stimate in 15 miliardi lordi. In una nota di ENX si legge «sono generate dallo sviluppo di un’offerta paneuropea di prodotti derivati, dal cross-selling di prodotti, dalle opportunità di crescita del business come l'offerta di servizi corporate in Italia e l'ampliamento dell'offerta di analisi e dati».

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