Mercati Emergenti: l'impatto della mancanza di indipendenza delle banche centrali dai governi locali

Introduzione

Su suggerimento della Banca Mondiale (WB) e del Fondo Monetario Internazionale (IMF), che hanno fornito definizioni e metriche basate sul reddito nazionale lordo pro capite, è possibile individuare facilmente quelli che sono i c.d. “mercati emergenti”. Questi paesi sono spesso caratterizzati da problematiche strutturali che abbracciano fattori socio-culturali e che hanno un impatto negativo sulla crescita economica del paese. Tra le più comuni difficoltà che queste economie si trovano ad affrontare è possibile individuare: corruzione, criminalità, disuguaglianza, discriminazione razziale e sul luogo di lavoro, bassa qualità delle istituzioni e instabilità politica. Tuttavia, l’obiettivo di questo articolo è quello di mettere in luce gli effetti di un altro fattore negativo che può essere presente in corrispondenza di un’economia emergente, ossia la mancanza di indipendenza della banca centrale (BCN) dal governo locale.

Un focus sul problema, quali sono gli effetti?

 L’eccessiva dipendenza della banca centrale nazionale di un paese dal suo governo ha effetti significativi sulla capacità della BCN stessa di perseguire i suoi obiettivi in autonomia e indipendentemente dalle volontà della classe politica. La BCN generalmente si impegna a controllare l’inflazione entro una certa soglia, ad assicurare la stabilità della valuta locale, e a stimolare la crescita economica tenendo però sotto controllo la situazione finanziaria del paese. Non è da sottovalutare, inoltre, la credibilità del paese agli occhi del panorama internazionale, fattore importante per attrarre investitori esteri.

Dunque, il problema principale da considerare è che, in presenza di questa dinamica di dipendenza, la politica monetaria attuata dalla banca centrale potrebbe essere influenzata da interessi della classe politica, con conseguenti effetti negativi su:

Inflazione: c’è la possibilità che le continue pressioni da parte del governo facciano sì che la Banca Centrale inizi a perseguire esclusivamente obiettivi di interesse del governo, a discapito di altri fattori altrettanto importanti per la collettività. Per esempio, può accadere che la BCN implementi una politica monetaria espansiva perché questa è strumentale al governo per attrarre consensi, non curandosi degli effetti negativi che questa può generare. Questo tipo di politica monetaria, infatti, se attuata inconsapevolmente e con un timing errato, può causare un surriscaldamento eccessivo dell’economia che sfocerebbe in alti livelli inflativi e in ultima analisi in una riduzine del potere d’acquisto dei cittadini.

Stabilità valutaria: Allo stesso modo, una banca centrale con scarsa indipendenza potrebbe perseguire politiche monetarie favorevoli al governo ma dannose per la stabilità della valuta locale, con conseguenti eccessive fluttuazioni del valore della valuta e, di conseguenza, pregiudicando la bilancia dei pagamenti del paese.

Stabilità economica: Tipicamente le elezioni per il partito politico al governo si tengono ogni 4 o 5 anni, a seconda del paese specifico. Ciò significa che coloro al potere, se eticamente discutibili, faranno tutto il possibile per mantenere la popolarità durante il loro mandato, concentrandosi anche esclusivamente su obiettivi a breve termine, mettendo in secondo piano quelli a lungo termine. Il governo potrebbe essere incentivato ad accumulare un debito significativo o ad intraprendere operazioni finanziariamente imprudenti con il supporto della BCN, magari per perseguire politiche sociali o populiste volte esclusivamente a guadagnare consensi pur non essendo sostenibili nel lungo periodo.

Stabilità del Sistema finanziario: Specialmente durante periodi di crisi, è cruciale che la banca centrale agisca nell'interesse di prevenire e contenere gli effetti negativi della crisi stessa. Un errore o una strategia sbagliata influenzata dal governo potrebbero portare il paese in una condizione ancora peggiore, con il rischio che le banche e, di conseguenza, l'intero sistema bancario possano andare in default. È importante ricordare che i paesi emergenti spesso dispongono di sistemi finanziari sottosviluppati. Ciò significa spesso che la politica monetaria viene condotta mirando a specifici aggregati monetari, come l'offerta di moneta o la quantità di credito domestico, piuttosto che a un tasso d'interesse domestico a breve termine specifico. Di conseguenza, in caso di comportamenti scorretti da parte della banca centrale, gli effetti potrebbero essere ancora più diretti e immediati.

Credibilità del paese: Una banca centrale indipendente è più propensa a identificare obiettivi chiari di politica monetaria e di sviluppo economico, e li pubblicherà in modo trasparente e incontrovertibile. Ciò migliora la credibilità di un paese agli occhi degli investitori stranieri e dei consumatori. In un paese in cui la banca centrale manca di questi standard di chiarezza e trasparenza, la credibilità agli occhi del resto del mondo verrebbe compromessa. 

Quali sono i più comuni vincoli che i governi impongono alle Banche Centrali in questi contesti?

Abbiamo visto che uno dei problemi legati alla dipendenza della banca centrale è la ricerca di obiettivi di politica monetaria errati a vantaggio del governo, il che potrebbe essere messo in atto manipolando i tassi di interesse. Il governo potrebbe esercitare pressioni sulla banca centrale per mantenere bassi i tassi di interesse al fine di sostenere lo sviluppo economico, senza considerare il lato negativo, ossia che se una tale politica viene attuata in certi momenti o prolungata eccessivamente, potrebbe portare ad alti tassi di inflazione. Inoltre, un problema significativo potrebbe sorgere nella finanziamento del debito pubblico. Per spiegare questo concetto, è necessario menzionare ciò che stava accadendo in Italia prima della cosiddetta "divorzio" tra la banca centrale e il tesoro, avvenuto nel 1981. Prima di questa data, il governo italiano continuava a emettere titoli di Stato per finanziare la spesa pubblica perché sapeva di poter allocare qualsiasi quantità di BOT (Buoni Ordinari del Tesoro) e BTP (Buoni del Tesoro Poliennali), poiché costringeva la Banca d'Italia a comprarli. Questo meccanismo incentivava il governo a finanziarsi in questo modo, ma nel farlo portava a un debito pubblico così elevato da diventare necessario interrompere questa dipendenza. Pertanto, in questo esempio, è evidente come la dipendenza tra la banca centrale e il governo abbia beneficiato il governo a breve termine, ma abbia danneggiato il paese finanziariamente a lungo termine. La grave conseguenza qui è l'instabilità finanziaria, che indebolisce il paese nel lungo periodo e invia un segnale di incompetenza e inaffidabilità ai mercati finanziari. Senza dubbio, dopo l'incremento del debito pubblico, le principali agenzie di rating hanno declassato il punteggio di credito dell'Italia, influenzando così la sua capacità di ripagare il debito e scoraggiando potenziali investitori stranieri. È necessario specificare che l'Italia non è un mercato emergente, ma l'esempio è significativo nel spiegare gli svantaggi di questo fenomeno di dipendenza.

Conclusione

In questo articolo è stato evidenziato un problema particolare che potrebbe affliggere le economie emergenti. Ciò sottolinea implicitamente quanto sia importante che una banca centrale operi in modo indipendente al fine di perseguire i propri obiettivi nell'interesse generale della comunità, anche a scapito della classe politica. È stato anche menzionato un esempio concreto, sebbene si sia verificato in un paese sviluppato, per illustrare i significativi effetti negativi che questi meccanismi possono avere sugli indicatori cruciali della stabilità finanziaria.

Contatti

Mail

info@liucfinclub.com

Social
Social

Dove siamo

Indirizzo

C.so Matteotti 22, Castellanza (VA) 21053